Il pianeta della morte
Atterrare su una piccola luna a 1LS dal baffo di una Neutron Star non è assolutamente facile. Ma andarsene è ancora più complicato.
12 Novembre 3306
Diario di Bordo del CMDR MazakLas
U.S.S. Vojager 3
Alto Comando Flotta Stellare
Antefatto
La spedizione Lux in Tenebris partita a Settembre è in procinto di approdare a Colonia. Mi trovo per caso a pochi salti dalla Fleet Carrier Infinity con in plancia l’Ammiraglio Scorpion01924, il comandante in capo del nostro amato squadrone. Decido in tutta fretta di aggregarmi alla spedizione perché corrisponde più o meno ai miei piani esplorativi.
Dopo un paio di settimane arriviamo al cospetto del “Pianeta della Morte”. L’Ammiraglio decide di organizzare lo sbarco sul pianeta accarezzato da una Neutron poco collaborativa!
Nella fretta di trovare al volo un rover per lo sbarco, commetto uno sbaglio imperdonabile pochi minuti prima del lockdown: invece di parcheggiarla sul Carrier, per un a disattenzione vendo la mia adorata Asp Opportunity
La settimana successiva la dedico totalmente al riacquisto, ai moduli ed all’ingegnerizzazione della mia nuova Asp che battezzo Vojager 3
Sono finalmente pronto!
10.11.3306
È arrivato il momento tanto atteso…siamo tutti fuori per la foto di rito, in parata, prima di affrontare il pianeta che velatamente ci dice: “Non venire, non sei il benvenuto qui!”
Perché sul pianeta, qualora si riuscisse ad atterrarvi indenni, bisogna fare i conti con il “Mostro”, la Neutron, che passa velocissima ad una distanza così ridotta che sembra impattare…e fa caldo, molto caldo…
Non c’è più tempo per i ripensamenti, si parte in ordine, l’Ammiraglio scandisce i nomi, si va in coppia…
Perdo subito il mio compagno (sono un lupo solitario di solito); lo vedo inghiottito nel buio della faccia oscura del pianeta, anche se gli altri riesco a sentirli, non c’è traccia delle loro navi sul radar. Pensiamo di riunirci una volta atterrati, ma non andrà proprio così
Non ho gli heatsink sul mio sidewinder per abbassare la temperatura, quindi inizia a fare molto caldo e la nave è quasi ingovernabile, attraversata da vibrazioni innaturali, penso di schiantarmi a breve o di esplodere prima di vedere la superficie del pianeta…ed è sempre più buio…intravvedo, attraverso le rotazioni che compio per cercare di stabilizzare la nave, dei bagliori azzurri inquietanti ed allo stesso tempo affascinanti!. Per qualche secondo ho l’istinto di abbandonare tutto e lasciarmi prendere tra le braccia della stella, quale morte più bella…!
Mi scuoto dal torpore e ritorno in me, c’è da portare questo cazzo di muso giù, sempre più giù…
Dopo essere rimbalzato due volte sulla dura roccia dell’High Metal, incredibilmente ho posato il culo sul pianeta…
Grande Sidey, te ne sarò sempre grato!
Scendo con l’srv e subito vengo messo di fronte alla cruda verità: abbiamo perso un validissimo comandante che non ce l’ha fatta; lo avevamo messo in conto…
La tragica notizia è che probabilmente sono atterrato troppo lontano dalle altre due squadre, non ho segnali ma solo deboli tracce di calore delle loro navi, che mi fanno capire che i km da percorrere per cercare di ricongiungermi con i miei compagni sono tanti…troppi per il mio rover.
Mi metto in viaggio verso l’orizzonte, dove tra poco la stella di neutroni sorgerà imponente con le sue scie di morte
Mi imbatto nei resti di una nave che non ha avuto la mia stessa fortuna, i pezzi sono sparsi dappertutto, proseguo sempre più spedito verso quel bagliore azzurro che lentamente diventa sempre più chiaro…è sempre più intenso…
Non si arriva mai…sento il resto della compagine che da punti diversi del pianeta vedono orizzonti diversi, dove la “STAR” è sempre una sola e sempre più vicina… All’improvviso, per via dell’orbita del pianeta, che lo “lancia” nel cerchio della morte, diventa tutto un chiarore accecante… Non c’è più tempo…da una sottile linea blu azzurro spunta il “Mostro”!
Enorme! Minacciosa! Pericolosa!
Appare in due secondi ed è gigantesca: una enorme “caramella” bianco accecante che viene apparentemente verso di me!!!
Tutto il cielo ne è pervaso, non c’è via di fuga
L’istinto mi dice di arretrare a tutto gas!
Procedo all’indietro per qualche secondo, giusto il tempo di capire, per fortuna, che la stella mi passerà sopra la testa senza distruggermi…
Riesco a malapena ad attivare il “Rec” per documentare alcuni secondi caotici ma unici ed irripetibili…
La Neutron così come è apparsa, nell’arco di tre/quattro secondi si eclissa dall’altro lato del pianeta, in un tramonto memorabile!!!
Mi riprendo dall’emozione e spengo la registrazione. Ddopo il giorno improvviso ed accecante, il buio torna altrettanto in fretta su questo piccolo pianeta, davvero unico nel suo genere. Non mi resta che richiamare il Sidey e dare seguito alla fase 2 della missione…il ritorno a casa…che non è affatto scontato!
Fortunatamente il Sidewinder, quando si alza per tornare da me, non incappa nei raggi mortali della stella e posso risalire a bordo. Prendo fiato e controllo che il 50% di quel che resta della nave sia a posto…
Decollo
Ho sentito al comunicatore che i miei compagni hanno ricevuto una tale spinta, quando sono risaliti dal pianeta, che non riuscivano a tenere i comandi. A me non succede…decollo dando le spalle alla Neutron e nonostante tutto la temperatura va subito su, sempre più su…
Lampeggia tutto, è tutto un “warning”, cerco di sfuggire alla stella ma sembra impossibile…
95 gradi... 110 gradi... 130 gradi... 142 gradi!
Sono ad un passo dalla morte e non ho gli heatsink maledizione!!!
C’è un’unica cosa da fare: abbassare in tutti i modi la temperatura. Quindi decelero improvvisamente rischiando di essere risucchiato dal “Mostro”. Alcuni secondi dopo finalmente la temperatura si abbassa e torna a valori alti ma sopportabili.
NON SONO ESPLOSO!
Va avanti così per un po’ con questo tira e molla, accelerazioni e decelerazioni, fino a che la temperatura torna a valori normali…ce l’ho fatta sono fuori dal raggio della morte!!!
La Carrier è li che mi aspetta con le sue braccia amichevoli, non ho il docking, è andato con il resto dei moduli che ho lasciato nell’atmosfera del pianeta… Mi fermo, non ce la faccio ad attraccare manualmente, sono troppo stanco…
Effettuo un reboot completo...
La nave si spegne totalmente per poi tornare a nuova vita pochi secondi dopo.
Le voglio bene…è stata la mia compagna per almeno sei mesi quando muovevo i primi passi nella galassia. Il glorioso Sidewinder, che mi ha salvato il culo anche stavolta. La Carrier è pronta ad accogliermi di nuovo, sono a casa finalmente.
Epilogo
Questa missione non la dimenticherò mai, forse perché è stata la prima così pericolosa e così affascinante… L’adrenalina che mi scorreva nelle vene in quei pochi secondi, l’incontro più incredibile che si possa immaginare, si è avverato davanti ai miei occhi!
La spedizione “Lux in Tenebris” è solo a metà del suo percorso, il bello arriverà dopo Colonia quando a giorni ripartiremo… È questo che facciamo ogni giorno, è questa la molla che ci spinge sempre oltre… Siamo la squadra degli Esploratori, ed apparteniamo ad un grande squadrone…
ACFS (Alto Comando Flotta Stellare)
Fly Safe Cmdrs o7
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