07 Dec 2020

Il pianeta 11G

Scendere su un pianeta con gravità 11 volte quella terrestre: un'impresa possibile o impossibile? Un altro racconto del CMDR MazakLas

07 Dicembre 3306
Diario di Bordo del CMDR MazakLas

U.S.S. Vojager 3
Alto Comando Flotta Stellare

Mi sono riproposto di non provare prima del tempo ad atterrare sul pianeta 11G. Ma si sa: le promesse sono fatte per essere infrante quindi, poche ore prima della wing con i miei compagni comandanti, arrivo sulla Carrier con la mia Asp.
È giunta qui un po’ malconcia e necessita di cure dovute al tour de force che ha dovuto sostenere per arrivare in tempo all’appuntamento del martedì!

  Le istruzioni della missione sono chiare: la scelta è nostra 
Provare a scendere con la nave che si vuole, con quella più ingegnerizzata magari, per sopportare la tremenda gravità del pianeta?

Secondo voi quale nave ha scelto il comandante MazkLas? Vi risparmio il tempo: scendo con il Sidewinder di base, secco, così senza nessun modulo aggiuntivo, se non l’srv per scorrazzare in giro e per affermare la propria superiorità!

Lo ammetto: sono nervoso

Soprattutto, questa prova la sto facendo per non fare brutta figura dopo, per avere qualche riferimento in più, per vedere come manovrare in una condizione estrema…

Discesa agli inferi

Incredibilmente la discesa è una passeggiata.

Scendo molto lentamente, non ho fretta non voglio commettere errori…

  WARNING!!! 
Quando sono ad 1 Km circa dalla superficie la nave inizia a scendere troppo rapidamente

Rallento e mi rimetto in assetto orizzontale, accelero di nuovo quel tanto che basta per far smettere di vibrare tutto…

Una volta fermo o quasi, scendo in verticale, deciso, un po’ troppo, ma non si può andare per il sottile in questi casi… Touchdown avvenuto, sono al 100% di integrità della nave! Tutto sommato è stato facile penso, e scendo con il rover per lasciare le mie tracce di pneumatici sul suolo del pianeta.

Dopo qualche foto di rito si riparte…

Lasciare il pianeta non è così facile, non ti farà abbandonare la superficie così facilmente, 11G sono tanti e la nave sembra incollata al suolo.

Appena raggiungo una quota minima apro il booster e mi alzo, mi stabilizzo e riapro il booster… dopo tre o quattro volte di questo strano balletto il mio sidewinder lascia definitivamente il pianeta…

Missione compiuta!

La Missione

Martedì 24.11.3306

Ci troviamo come sempre fuori dal Carrier per la foto di rito. Dopo un tempo indefinito durante il quale siamo riusciti a metterci in posa, Capitanoend scatta la foto prima che il sottoscritto parta inavvertitamente per la seconda volta… il pulsante del booster è ancora caldo…

Questa volta ci siamo divisi in due squadre da 4. Scegliamo un biological in luce, apparentemente pianeggiante.

Mi sento più rilassato rispetto alla prima volta

Sono passate solo un paio d’ore, ma fin da subito il fatto di atterrare in un punto preciso mi costringe a puntare o meglio a “picchiare” sul punto stabilito per evitare di andare lungo. Il risultato è fin troppo scontato. La nave diventa immediatamente ingovernabile, si avvita su se stessa e precipita senza possibilità alcuna di ripresa.

Un boato tremendo mi comunica che sono esploso!

Bella prova…

Torno mesto sulla Carrier e riparto di slancio. Ci riprovo, è ovvio: non posso abbandonare così la missione, dire che mi girano è riduttivo! La seconda volta è più tranquilla, non ho pressioni, anche perché sento in cuffia i miei compagni che come al solito sono atterrati in zone diverse e mi sembra di capire che l’Ammiraglio stesso ha avuto un problema…

Atterro lontano. Non molto, ma mi tocca correre per non perdere tropo tempo

Seguo sul radar Cap, è davanti a me, ma il mio srv sembra incollato al terreno. Apparenti colline diventano montagne altissime! Spesso si torna indietro, il rover slitta o rimane piantato sul posto, bisogna prendere percorsi laterali altrimenti non si domerà mai la montagna. Finalmente si vede la pianura e la situazione adesso è chiara

L’Ammiraglio Scorpion è atterrato capovolto e si agita come un enorme insetto a pancia in su!!!

La situazione è paradossale: dall’interno della sua nave la visuale guarda dritto nelle viscere del pianeta! Non avendo riferimenti prova ad uscire a casaccio dalla morsa della gravità dando accelerate e “boostate” che lo lanciano lontano ma sempre radente al terreno!

Ormai ci siamo tutti - anche gli ultimi comandanti sono arrivati: 7 rover in circolo che provano a dare spintoni, e cariche vere e proprie sulla “bug-nave” incastrata a testa in giù, anche il cargo è fuori nel tentativo disperato di fare leva e rimettersi in posizione…

Alla fine, la resa…

Anche questo martedì la soluzione esplosiva metterà la parola fine alla missione dell’Ammiraglio Scorpion!

  Il countdown ha inizio... 
Allo 0 la nave sembra implodere: i pezzi che normalmente verrebbero lanciati in aria per centinaia di metri, tranne un pezzo caduto molto vicino, sono tutti lì attaccati alla nave!
La gravità estrema del pianeta li ha tenuti incollati alla nave esplosa

Dopo qualche minuto in cui i rover si divertivano a scorrazzare vicino al relitto, ci siamo recati alle navi per ripartire. Sono stato uno degli ultimi a riprendere il volo, ho sentito che diversi nostri esploratori hanno subito danni o hanno avuto notevoli difficoltà a lasciare il pianeta. Per alcuni un improvviso ed inspiegabile aumento della temperatura li ha portati ad un passo dall’esplosione…

La mia partenza è stata perfetta per i primi venti secondi…
Invece di aspettare paziente a colpi di booster di lasciare il pianeta, come avevo fatto due ore prima, ho provato a lanciare l’fsd, che ha avuto la sola conseguenza di farmi aumentare la temperatura in modo esagerato fino alla distruzione della nave. Non avevo gli heatsink…

Il bilancio per me è stato comunque positivo. Sono riuscito ad atterrare su di un pianeta ostile - non lo avevo mai fatto prima - e anche se con notevoli difficoltà sono riuscito almeno una volta a lasciare la superficie.

La prossima missione ci vedrà al centro della galassia, Sagittarius A! Personalmente pianterò una bandierina virtuale sul buco nero super massiccio più grande e pericoloso di tutti!

Non vedo l’ora…

Fly safe cmdrs
o7

Tags: [ flotta-stellare  racconti  esplorazione  ]

Chi è il CMDR-Autore

MazakLas
Sono un Esploratore, lo sono sempre stato. Viaggiare con la mente non costa nulla. Trovare la mia strada è stato facile, sono stato fortunato...mi sono imbattuto nello squadrone che mi ha preso in braccio e mi ha fatto crescere fin dall’inizio. La strada è lunga, molto lunga, ma non ho fretta... Sono il tenente MazakLas dello squadrone ACFS, il mio obbiettivo è scoprire nuovi mondi e nuovi sistemi..